Le 78 carte dei tarocchi di Marsiglia
sono divise in due gruppi: 22 arcani maggiori e 56 arcani minori. Gli
arcani maggiori hanno un carattere fortemente allegorico. Mettono in
scena personaggi vivaci, che si trovavano già, all’incirca, nelle forme
ancestrali del gioco: il matto, il giocoliere, la papessa,
l’imperatrice, l’imperatore, il papa, gli amanti, il carro, la
giustizia, l’eremita, la fortuna, la forza, l’appeso, l’arcano senza
nome (la morte), la temperanza, il diavolo, la torre, le stelle, il
sole, la luna, il giudizio e il mondo. Ad ogni lama corrisponde una
simbologia particolare. I 56 arcani minori sono divisi in 4 gruppi o
semi, legati in particolare agli elementi, alle stagioni e ai segni
astrologici: i bastoni (fuoco/estate/ariete, leone e sagittario), le coppe (acqua/primavera/cancro, scorpione e pesci), i denari (terra/autunno/toro, vergine e capricorno) e le spade (aria/inverno/gemelli, bilancia e acquario). Ogni seme è costituito da 10 carte numerali e da 4 figure: il re, la regina, il fante e il cavaliere.
Come funziona?
Esistono
numerosissimi modi di leggere i tarocchi: oracolo con due carte, tre
carte, gioco del ferro di cavallo con 7 carte, l’oracolo per le coppie
(13 carte)… Ma il rituale si avvia sempre nello stesso modo. Il
consultante mescola a lungo le carte poi le alza con la mano sinistra
verso sinistra prima di restituirle al veggente. Sta poi a lui
distribuire le carte coperte, cioè con l’immagine contro il tavolo
affinché il consultante possa scegliere le “sue” carte. Una volta
terminata questa operazione, il veggente dispone le carte selezionate
secondo il metodo preferito, ma sempre da sinistra verso destra.
L’interpretazione può cominciare! Succede spesso che per la divinazione
vengano usati solo gli arcani maggiori. Quando tutte le carte sono state
distribuite, gli arcani minori giocano un ruolo ausiliario e servono
unicamente a precisare il senso degli arcani maggiori. Le lame si
interpretano in funzione di quelle che le circondano. A seconda che esse
appaiano dritte o a rovescio, danno un messaggio positivo o negativo.
La consultazione: è tutta un’arte
I
tarocchi possono essere letti durante una consulenza fatta di persona
da un veggente ma anche per telefono. L’atmosfera in cui si svolge la
lettura delle carte è primordiale. Durante la consulenza, la stanza deve
essere tranquilla, protetta da rumori esterni e dalla luce diretta. Il
successo di una consulenza dipende dal savoir-faire, dal talento e dalla
chiaroveggenza dell’esperto. Dipende anche dalla recettività del
consultante. Se vai a farti leggere i tarocchi, metticela tutta per
arrivare rilassata. Indossa vestiti larghi, togliti i gioielli, respira
lentamente e concentrati sui problemi che ti preoccupano.
Domande e risposte
Come
la maggior parte delle arti divinatorie, i tarocchi danno risposta alle
domande di ordine affettivo, professionale, finanziario e fisico o su
una persona particolare tra i conoscenti del consultante. Le carte
possono dare predizioni molto concrete: per esempio quando si tratta di
rispondere di sì o di no ad una domanda semplice. Ma possono soprattutto
accompagnare il consultante nelle sue scelte di vita. In funzione della
sua posizione (dritto o rovescio) e di dove si trova rispetto alle
altre carte, ciascun arcano è portatore di un consiglio. Il bagatto, per
esempio, simbolo dello slancio creativo, invita in positivo a lanciarsi
nell’azione. Sotto il suo aspetto negativo, raccomanda di rimandare
un’impresa o una scelta ad un momento più propizio. Gli arcani
permettono di situare la previsione nel tempo (stagione, giorno della
settimana), nello spazio (luogo della previsione) e nella durata:
previsione a breve o a lungo termine.
I tarocchi di Marsiglia… e gli altri
Anche
se i tarocchi di Marsiglia restano i più conosciuti e i più utilizzati,
ne esistono decine di altri tipi. È il caso dei tarocchi persiani.
Questo gioco di 55 carte si ispira alle “Mille e una notte”. I suoi 19
arcani maggiori e i suoi 36 arcani minori mettono in scena dei sultani e
delle sultane dalle vesti cangianti ma anche delle civette, che
simboleggiano lo spirito osservatore e riflessivo dell’uccello,
messaggero degli dei.
L’oracolo Belline o ancora le Sibille diMademoiselle Lenormand
hanno anch’essi i loro adepti. Così come i tarocchi egiziani o i
tarocchi celtici. Non è raro che una veggente passi da un gioco
all’altro durante una consultazione; a seconda della sua sensibilità,
del suo umore, o per confermare le predizioni date da un’altra lettura